Marco Vesco è un illustratore e graphic designer Torinese. Ha dichiarato guerra al foglio bianco fin da bambino. Personaggio agli occhi di se stesso, disegna, racconta storie e beve caffè.
WWW marcovesco.com
IG il_vesco
Mi chiamo Sara, fffanci su instagram, e fino ad ora nella vita ho sempre disegnato. Tant’è che è diventato un lavoro. Possiamo dire che sono un’illustratrice, ma faccio anche altro: cose più tecniche e anche super digitali. Sono una grande fan di Figma, ma ammetto di avere Photoshop nel cuore, quando non va in palla.
WWW fffanci.com
IG fffanci
Elisa Caroli o Lois, illustratrice e a volte fumettista, vive e lavora a Parigi.
Ha co-fondato nel 2011 il collettivo indipendente LÖK ZINE. Ha lavorato per Casterman, Hachette, Mondadori, la Stampa, Pearson, L’école des loisirs.
Fiori, piante e tutto ciò che è vegetale sono elementi ricorrenti del suo immaginario. Un’ altra costante nel suo lavoro sono gli animali, le texture, le vecchie fanzine e la passione per la serigrafia.
WWW lalois.com
IG laloisss/
Illustratrice e grafica freelance, ha studiato allo IED di Milano e conseguito il Master Ars in Fabula in Editoria per ragazzi a Macerata. Ha lavorato per studi di comunicazione, stampa, con editori e aziende tessili sia a Londra che in Italia.
Appassionata di textile, ha aperto con una socia Minio, un piccolo brand con il quale produce in Italia tessili illustrati multiuso.
ALESSANDRO CRIPSTA È ILLUSTRATORE E GRAFICO.
AMA CREARE IMMAGINI SOSPESE CHE RISUONANO CON L’INCONSCIO COLLETTIVO, ISPIRANDOSI A SIMBOLI ANTICHI E DIPINTI METAFISICI. AMPI ORIZZONTI DOVE CADONO LUNGHE OMBRE.
WWW cripsta.com
Marta Monge, aka @lesuperflu.o, è una designer multidisciplinare torinese. Art director presso Local Projects, NYC, dove si occupa di spazi museali ed esperienze interattive, racchiude in Instagram il suo alter ego da illustratrice – intenzionalmente superfluo (client work solo se divertente), dai toni fluorescenti e possibilmente irriverenti.
Incuriosita dall’intersezione tra discipline, prova a incrociare i medium espressivi e vedere cosa succede – tra disegno dal vero, interattività, 3D, animazione frame-by-frame.
WWW martamonge.me
IG lesuperflu.o
Matteo Giuntini è nato a Livorno, in Toscana, nel 1977. Vive e lavora tra Roma e Livorno. Conclusi gli studi artistici si dedica alla ricerca del proprio linguaggio attraverso la pittura, il disegno e l’installazione. Negli anni collabora con case editrici, agenzie pubblicitarie, case discografiche, aziende e case di moda, come nel caso di Poste Italiane dove nel 2014 realizza lo storico calendario distribuito in 500.000 copie in tutta Italia, e tre anni dopo, la casa di moda Valentino lo incarica di dipingere soggetti che verranno utilizzati per la propria collezione. Tra le mostre pubbliche si segnala lo GNAM (Galleria nazionale d’Arte Moderna) di Roma, Museo Civico di Crema, Macro Museo di Roma.
Massimiliano Marzucco, il cui nome d’arte è “I’m a teenager”, è un illustratore freelance e Art Director. Nato a Milano, città in cui attualmente vive e lavora, ha collaborato con importanti brand e magazine, tra gli altri citiamo Vans, Vice, Adidas, Universal, Style Magazine, La Repubblica.
“I’m a teenager è un modo per mascherare la paura del tempo che passa. Attualmente, questa sopra, è la frase più intelligente che abbia mai scritto”.
GIOVEDì 23 E VENERDì 24
AKASHA + angelo la gorga X JACQUARD LAB
Akasha (Riccardo Franco-Loiri) in collaborazione con la startup di progettazione tessile Jacquard Lab presentano STRATI DI AGGREGAZIONE un’installazione che sperimenta il dialogo tra arte digitale, videomapping e design tessile. Contenuti liquefatti trasportati dalla luce si aggregano alla materia del tessuto Jacquard, generando innumerevoli livelli ed errori di percezione.
I confini tra materia e luce si dissolvono, l’errore diventa la chiave per infrangere barriere sensoriali e dogmi estetici, elevandosi a strumento consapevole di ricerca e innovazione. Il medium artistico divampa e si enfatizza nel costante cambiamento di stato: è massa, fluido e luce contemporaneamente.
www jacquardlab.it
SABATO 25
live audio + visuals by high files collective
Nikkal, moniker di Luca Brusa, è un compositore e produttore di Torino. Con il progetto in duo Kajar dà il via a sperimentazioni in ambito elettronico, producendo un EP, diversi singoli e video.
Vive per un periodo in campagna dove inizia a registrare suoni della natura circostante e a creare tracce con l’intento di esprimere emozioni ed ossessioni attraverso flussi di suoni ed architetture sonore. Da queste sessioni di field recording e di produzione isolata nasce il progetto solista Nikkal, che modella la propria dimensione musicale sulla base di una ricerca riguardo tutto ciò che è suono. Nel 2021 escono il singolo Sails e altre due tracce che costituiscono il primo EP Nauta.
Nel 2022 esce il secondo EP, Indiges. La ricerca sonora continua quindi in studio e tra riflessioni, mutamenti ed espansioni, sfocerà in altre novità nel corso dell’anno. Nomtema è la prima di queste, singolo in uscita a Marzo.
VENERDì 24
Simone Sims LONGO
Simultanea e astrazioni è una performance audiovisiva multicanale che presenta in versione live i brani dell’album pubblicato su Solitunes Records. L’origine del lavoro deriva dal fascino per gli stimoli sonori che ci circondano e che inconsapevolmente creano figure complesse diventando un’esperienza acustica personale. L’intento compositivo scaturisce dalla volontà di creare e controllare delle texture organiche cangianti che combinano suoni naturali e suoni di sintesi. Il video estende le possibilità soniche e si unisce all’audio con una correlazione di visual music creando una nuova dimensione sensoriale.
Prodotto con il supporto di Château Éphémère. Realizzato con il sostegno del programma MOVIN’UP SPETTACOLO-PERFORMING ARTS 2021/2022
SABATO 25
Virginia Toffetti, Anna La Rosa, Guglielmo Diana
Liquid Atlas è una performance live che esplora la natura mutevole dei liquidi. Un’esperienza visiva costruita tra sperimentazione analogica e digitale, coordinata con un panorama sonoro. Da uno spazio cilindrico contenente un liquido si parte per creare altri mondi in continuo divenire, grazie all’interazione di liquidi e inchiostri di colori e viscosità differenti. Attraversato da una luce filtrante dal basso, l’universo originario dà vita a morfologie in continuo mutamento – come in un’accelerata deriva dei continenti. La dimensione di ricerca di Liquid Atlas fa convivere movimento, colore e suono, perché a questa dimensione liquida – che guarda alle proprietà ondulatorie della luce – il suono si aggiunge come un elemento che enfatizza ulteriormente dinamica e fluidità di una cartografia mutevole dei paesaggi in costante divenire.
UN PROGETTO DI