In mostra
Alessandra Zaffiro, conosciuta anche come tratto_vivo, è una scriber, facilitatrice visuale e visual artist. Da sempre ha trovato nelle arti visive il suo linguaggio naturale: da sempre esplorava il mondo con penne, pennarelli, colori e carta. La sua pratica oggi si fonda su un ascolto attento e una profonda connessione con le persone, traducendo parole e concetti in immagini immediate e coinvolgenti attraverso il live scribing. Questo approccio trasforma conversazioni, eventi e idee in mappe visive che rendono il pensiero collettivo tangibile e memorabile. All’alba dei suoi primi trent’anni, ha dato vita a uno dei progetti nascosto nel cassetto, Nudini Sospesi, un’esplorazione artistica che intreccia intimità, creatività e pudore.
Anna Ippolito nasce a Torino negli anni ottanta, si diploma in comunicazione visiva, consegue la laurea in illustrazione all’Istituto Europeo di Design e in pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si specializza con un master in illustrazione alla Scuola Mimaster di Milano ed è attualmente in formazione presso la scuola Nuove Arti Terapie di Roma. Da oltre quindici anni si dedica all’arte e alla comunicazione visiva. Oltre a mostre personali e collettive, collabora con istituzioni, associazioni e artisti anche internazionali, partecipa a residenze d’arte, dá vita a workshop, progetti personali e collettivi, partecipa alla curatela e all’ideazione di mostre ed eventi pubblici. Fondatrice dello spazio di lavoro multidisciplinare CLAP a Torino. Attualmente vive a Torino.
BADSEEDZINE IS A MOVEMENT NOT A SIMPLE ZINE/ THERE MUST NOT BE ANY SHAME FOR THE HUMAN BEING./ BODY IS OUR CREATION IN THE ORB’S CAGE./ EACH CREATURE IS MOVED BY OUR BAD SEEDS./ OUR NAILS SCREECH ON THE LIMPETS WALL./ OUR SEEDS ARE INVADING THE CITY OF FICTION./ SPROUTS ON THE FIRE DEER’S CRANIUM./ OUR BAD SEEDS . WILL RELEASE THE CITY./ THE HAWTHORN ARMS ALREADY LAID DOWN ON THE HEAD OF THE EXILED SAINT.
Cecilia Arata è una graphic designer appassionata di tutto ciò che è visivo. Ama disegnare, anche se non è tanto capace, ma ha scoperto che se lo chiama “minimalismo concettuale” ogni linea storta diventa una scelta. Nel tempo libero è impegnata a perfezionare l’antica arte del procrastinare.
Marina Zaia, Marianna Pandolfo, Kama
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È uno studio multidisciplinare con sede a Torino che esplora l’intersezione tra design di prodotto, design visivo e paesaggio contemporaneo. La loro pratica, basata su ricerca e analisi, mira a collegare l’artigianato italiano con il design d’avanguardia, coordinando figure come registi, illustratori e designer. Il loro approccio creativo nasce da un senso di gioco e sperimentazione, esplorando nuove esperienze con uno spirito ludico e innovativo.
Elena Garelli si scopre essere delicata ed efficace nel trasformare in arte visiva l’idea che da tempo era nascosta nel ginepraio della mente di Malvina Rossetti. Accomunate dalla Cedraia, l’associazione che hanno fondato con altre meravigliose donne, un luogo effimero, itinerante ed empirico, un contesto in cui ci si possa esprimere liberamente, senza paure e con l’attitudine a crescere individualmente. Si trovano a condividersi in una aggregazione di tante personalità differenti, con ideali e visioni diverse della vita e del mondo ma che se messe insieme creano qualcosa di unico e meraviglioso. Noi ci sentiamo come un personaggio mitologico, Le Cedraie sono un collage di identità che si fondono, un luogo interiore che si esprime anche attraverso l’arte.
Rebecca Dorothy è una fotografa romana,basata a Parigi dal 2019.
Sin da bambina coltiva la passione per la fotografia. Con l’avanzare dell’età ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo della fotografia erotica e di nudo ed è questo che l’ha spinta a trasferirsi a Berlino nel 2014, per potersi esprimere meglio e liberamente con la sua arte. Nel suo lavoro esplora il corpo e la sensualità in un mare travolgente di colori, entrando nei momenti più intimi e segreti di amanti, amici e conoscenti. I suoi scatti raccontano storie che si fondono tra realtà e fantasia, amore e passione, nudo e moda. Negli ultimi anni ha partecipato a numerose mostre collettive in Europa e all’estero in città come Roma, Berlino, Parigi, Lione, Lisbona, Barcellona, Oslo, Atene, Stoccarda e Bogotà.
Sélva Terrariums è un progetto di Chiara Manchovas, artista visiva, graphic designer e dj, che negli ultimi anni ha abbracciato un’altra delle sue grandi passioni, le piante, tramite i Terrariums: microcosmi e giardini sottovetro autonomi. I confini tra una cosa e l’altra sono labili, e spesso arte piante e musica si mischiano per creare qualcosa di nuovo.
“Quello che tento di fare, nei miei lavori, è inscenare un carnevale: eccentrico, scioccante, imprevedibile. Un’insolita parata danzante di soggetti bizzarri e unici. Un caos ipercolorato che si riordina. Con le mie creazioni voglio uscire, il più possibile, da quelli che ritengo arrugginiti schemi mentali e culturali. Voglio che la mia arte sia lo sgangherato inno punk della propria rivoluzione interiore”.
Viola Gesmundo , illustratrice urbana e architetta, nasce a Foggia e approda a Torino, dove l’arte incontra l’architettura. Dal 2016, nel suo studio torinese, ridisegna le città come una tela infinita, con la sua iconica linea nera che intreccia texture e colori urbani, creando paesaggi e personaggi che sprigionano libertà . Le sue opere, vibranti e non convenzionali, parlano di cura, empatia e parità, veicolando messaggi sottili attraverso simboli nascosti. Da New York a Parigi, dai muri alle riviste, Viola collabora con Interernazionale Kids, Gilead, Artribune, Sorgenia, Vogue, Ossomagazine, Picame, WeTransfer, Aspirina, DrawingTheTimes, TQueef, Toponomastica Femminile, Carie, Bepart, Brillo, Unbias the news.
Virginia Toffetti, designer transdisciplinare di Torino, nell’espressione del suo
immaginario esplora l’incontro tra immagine, video, materiali e suono, costruendo orizzonti visivi ibridi, spaziando tra declinazioni analogiche e
digitali. Martina Bruna, fashion director e stylist basata a Parigi, si approccia all’universo artistico attraverso la lente della fotografia di moda e dello styling di archivio, analizzando le estetiche digitali e le sottoculture. Collaborano insieme su progetti artistici di diversa natura dal 2018.
Per partecipare al festival è necessario diventare soci di Associazione Posizioni. Puoi scegliere tra la formula con accesso ad una singola serata (7€) o a tutto il festival (10€). Pre-iscriviti online per saltare la coda all’ingresso.
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